Wasted Generation
Iacopo Teolis – tromba
Gabriel Marciano – sax alto
Vittorio Solimene – piano
Giulio Scianatico – contrabbasso
Cesare Mangiocavallo – batteria
“Wasted generation”, ovvero “generazione sprecata, buttata” è il nome che abbiamo scelto per il progetto e che crediamo ci identifichi al meglio. Teniamo a sottolineare questo aspetto identitario poiché, nonostante gli aggettivi non promettano nulla di buono, il termine “generazione” è ciò che più ci accomuna.
Siamo tutti dei giovani nati tra gli anni ’96 e 2000 che hanno sentito l’esigenza di interfacciarsi tra di loro, provando a dar vita ad una nuova comunità, forse meno matura anagraficamente, ma pregna di idee, di valori e, soprattutto, di personalità. Il nostro nome è uno smacco a
chi ancora crede che la nuova gioventù non abbia nulla da dire, sia pigra e povera di ideali, che sia solo in grado di sognare, senza riuscire a conferire ai sogni neanche una parvenza di realtà.
La nostra realtà ha avuto, invece, inizio nel 2019, anno di evoluzione e crescita personali, in cui sino ad allora eravamo soliti suonare con musicisti di generazioni precedenti, ponendoci nella condizione di trovarci e perderci poco dopo. Sin da subito, però, il nostro incontro ha posto le basi a ciò su cui, con ardore, stiamo ancora lavorando. Le idee, gli ascolti, la passione per il Jazz e la sua contemporaneità risiedevano in un fil rouge che ci ha permesso di trovare una linea comune e di far fronte insieme.
Tutto ciò di cui vi stiamo parlando ha forse più senso se, al di là delle parole che esplicano i concetti di cui sopra, sono i nostri brani a farlo con maggior chiarezza e onestà. Nonostante la complessità della musica eseguita, ci siamo sempre riproposti di divulgare un messaggio che fosse più limpido possibile, che potesse giungere all’ascoltatore come un qualcosa di puro e sincero. Le tematiche affrontate, infatti, sono spesso racconti di vari vissuti: episodi o storie che ci hanno particolarmente colpito.
Ad esempio, Timothy Treadwell, composto dal batterista Cesare Mangiocavallo, è ispirato alla storia del noto animalista omonimo: figura eccentrica che fece scalpore tra gli anni ’90 e i 2000 per aver vissuto tutte le estati di trecidi anni insieme agli orsi grizzly e che a causa di questi ultimi andò incontro ad una tragica morte.
Ce Sta er Tramonto è invece una composizione di Iacopo Teolis, dedicata al suo mentore Carlo Conti, sassofonista romano recentemente scomparso. Il brano è introdotto da una breve citazione della ballad “I Want to Talk About You”, primo brano insegnatogli dal maestro.
NHK, composizione del pianista Vittorio Solimene, è dedicata al protagonista di una serie tv, il quale abbandona l’università e si chiude in casa senza uscire per anni. Attribuisce la colpa del suo fallimento alla NHK, radio giapponese che lui, in realtà, considera un complotto per tenerlo chiuso in casa. Il brano vuole rappresentare il tormento del protagonista, attraverso una breve melodia volta ad indicare il piccolo spazio in cui egli si confina, senza riuscire ad uscirne.
Non siamo i soli, però, ad aver creduto nelle nostre possibilità e nel nostro progetto. Infatti, per quanto concerne l’incisione del disco, abbiamo deciso di coinvolgere il contrabbassista Joe Sanders, una delle figure musicali più importanti della scena jazzistica mondiale. Egli si è prestato attivamente alla riuscita dell’album, partecipando ad alcune prove, mettendo mano agli arrangiamenti dei brani ed essendo presente anche durante la seduta di registrazione e missaggio del lavoro. Ciò ha contribuito a rendere unico il progetto e ad attribuirgli una chiara identità, leit motiv della nostra “generazione sprecata”.